Quello dell’utilizzo dei colori o della tecnica del Bianco e Nero (anche noto come B/W o B/N) è un dilemma che da sempre attanaglia numerosi fotografi, o aspiranti tali. Ma quando è opportuno scegliere il bianco e nero e quando è meglio utilizzare i colori? Di certo, le foto a colori sono ideali per risaltare i colori naturali di un paesaggio, pensate ad esempio al cielo blu, a suggestivi prati verdi, ad un tramonto mozzafiato o al grigiore che si mescola allo smeraldo di un mare in tempesta. Il bianco e nero risulta essere, invece, più adatto a contenuti di cui non necessariamente si debbano mostrare le varie gradazioni di colore, così come accade nei ritratti, caso in cui ad emergere sono dettagli diversi, come il chiaro/scuro o la profondità dello sguardo. La foto in bianco e nero, in altre parole, toglie un vero e proprio “dato visivo” per conferire alla foto una nuova forma, un nuovo colore e lasciando più spazio all’astrattismo. Immagine reale o astratta? A colori o in bianco e nero non sono due tecniche, dunque, intercambiabili, bensì vanno utilizzate entrambe in determinati contesti e per determinati scopi. Immaginate ad esempio il primo piano di una sposa. Immaginate la sua pelle liscia, gli occhi grandi ed espressivi, i capelli raccolti e il rossetto sulle labbra. Se la foto è in bianco e nero potrete notare la profondità dello sguardo, senza distinguere bene il colore degli occhi, se verdi o marroni. Così sarà anche per le labbra, pesca, rosse o rosa chiaro, poco importa. Diceva Ted Grant “Quando si fotografano persone a colori, si fotografano i loro vestiti. ma quando si fotografano persone in bianco e nero, si fotografano le loro anime!” Ed è proprio vero. Grazie all’effetto chiaroscurale noi spettatori vedremo solo l’immagine, o per meglio dire l’anima, di una giovane donna nel giorno più emozionante della sua. Non sottovalutare l’importanza della luce Nella scelta dell’utilizzo dell’una o dell’altra tecnica, non bisogna mai sottovalutare l’importanza della luce. Un bravo fotografo sa che la luce è alla base della fotografia, così come le ombre, la profondità e il chiaro/scuro. Ed è proprio su quest’ultimo punto che si sofferma l’utilizzo del bianco e nero. Nelle foto a colori si fa infatti fatica a giocare con i contrasti chiaroscurali, mentre nelle scale di grigio del bianco e nero si nota meglio la tridimensionalità degli oggetti e, nel nostro caso, dei soggetti. Come e quando unire le due tecniche? C’è, infine, un altro aspetto da considerare, ovvero l’unione tra le due tecniche, il colore e il bianco e nero. Questo stratagemma, di forte impatto, è un trucco utilizzato anche nel Cinema e serve a dare risalto ad un particolare dettaglio della foto. È come se l’artista ci dicesse “Ecco, vedi quella fogliolina verde in mezzo ad un paesaggio bianco e nero? È lì che devi volgere la tua attenzione” oppure, “Com’è bello quell’abito rosso, mettiamolo in risalto!”. E così tutti gli altri colori magicamente scompaiono per lasciare posto ad un unico protagonista. Questa è una tecnica che veniva utilizzata soprattutto negli anni ’90 delle fotografia in cui sperimentavano nuove idee fotografiche. Personalmente preferisco non adottare questa metodologia e quindi decido esclusivamente se scattare a colori o in bianco e nero E tu, quale preferisci? Sei curioso di approfondire anche le tecniche di ripresa e post produzione del bianco e nero? Fammi sapere ? Visita il mio sito web Nicola Marciano e seguimi su instagram per restare sempre aggiornato con i miei contenuti ? Parole chiave bianco e nero, bianco/nero, B/W, B/N, foto a colori, paesaggi, luce, chiaro/scuro, Ted Grant, Nicola Marciano. Fotografo matrimonio a Salerno. Fotografo matrimonio a Napoli. Italian wedding photographer